Lunedì 20 ottobre, come previsto da qualche tempo, era il giorno stabilito per l’avvio del piano di acquisto di obbligazioni covered bond da parte della Bce. Mediante tale ‘mossa’, alla quale si aggiungerà quella dell’acquisto di Abs, Draghi e i suoi puntano a fornire un forte stimolo per far ripartire l’economia. Stando alle indiscrezioni, i titoli a breve termine più avvantaggiati sarebbero quelli spagnoli e francesi. Tuttavia, le ultime notizie della giornata non sono proprio positive in relazione al lancio. Alcune banche, infatti, non sono disposte a vendere in promozione a quanto al Bce vorrebbe comprare. Tra queste, per il momento, occorre menzionare Intesa San Paolo e Unicredit. I due istituti, i primi in Italia in quanto a capitalizzazione, non sono interessati per il momento al programma dell’Eurotower.
MF-DowJones ha infatti rilevato che
L’istituto di credito guidato da Federico Ghizzoni non sembrerebbe interessato, almeno per il momento, a vendere covered bond alla Bce, ma preferirebbe rimandare rimandare ogni riflessione sui questo tema per affrontarlo con più calma, eventualmente, nel 2015. Neppure la Cà de Sass, in questa prima giornata d’offerta, ha risposto alle sirene dell’Eurotower. Anche perchè, sempre secondo quanto appreso da MF-Dowjones, la Bce nelle scorse settimane ha sondato il terreno tra le banche dei vari Paesi dell’Eurozona, ricavandone che dovrebbero essere soprattutto quelle spagnole e francesi a vendere bond a Bruxelles.
In ogni caso, il programma di acquisti della Bce riuscirà in base a quanto l’Eurotower saprà essere incisiva su prezzi e quantità. Soprattutto in questa fase iniziale. Quanto la Banca centrale avrà modo di acquistare sarà relativo alle condizioni del mercato primario. La prima Tltro non ha fatto registrare ottimi risultati. E ora i mercati potrebbero non digerire bene un’altra operazione sottotono da parte dell’Istituto di Francoforte.