Nell’ultimo bollettino mensile la Bce conferma che il suo direttorio “è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali, nell’ambito del suo mandato, per far fronte con efficacia ai rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione”.
E si dice pronta ad usare “tutti gli strumenti disponibili” e di “non escludere un ulteriore allentamento della politica monetaria”. Le notizie arrivate dall’area euro “confermano che la moderata ripresa economica prosegue”, mentre l’alta disoccupazione mostra dei “primi miglioramenti”.
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“In prospettiva, si dovrebbe concretizzare un ulteriore incremento della domanda interna, favorito dall`orientamento accomodante della politica monetaria, dai continui miglioramenti delle condizioni di finanziamento che si trasmettono all`economia reale e dai progressi compiuti sul fronte del risanamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali”.
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“Inoltre – prosegue la Bce – i redditi reali beneficiano di un andamento moderato dei prezzi, in particolare di quotazioni dell`energia più contenute. L`attività economica dovrebbe altresì trarre vantaggio da un graduale rafforzamento della domanda di esportazioni dell`area. Nel contempo, sebbene dai mercati del lavoro provengano i primi segnali di miglioramento, la disoccupazione resta elevata nell`area dell`euro, unitamente a una capacità produttiva inutilizzata nel complesso considerevole. Inoltre, gli aggiustamenti di bilancio necessari nei settori pubblico e privato seguiteranno a gravare sul ritmo della ripresa economica”. “I mercati del lavoro hanno iniziato ora a mostrare i primi segni di miglioramento. Ciò è in linea con il consueto ritardo della loro risposta ai miglioramenti dell`attività economica. I dati delle indagini campionarie hanno registrato un ulteriore miglioramento, ma indicano un rafforzamento solo graduale dei mercati nel prossimo futuro”.