Redditest è il nuovo strumento di verifica dei redditi degli italiani, il nuovo redditometro per intenderci che il Presidente dell’Agenzia delle Entrate ha presentato prima alle associazioni di categoria e poi ai contribuenti scatenando già una serie di polemiche.
Il fatto è che i contribuenti potranno usarlo soprattutto come strumento di autoverifica, per capire se quanto dichiarato al fisco corrisponde alla realtà, se cioè è stato speso meno o tanto quanto si è guadagnato. Il fatto di vedersi dare il via libera dall’Erario è sicuramente una soddisfazione, mentre preoccupa quel pallino rosso che potrebbe far scattare una verifica dell’Agenzia delle Entrate.
Simulazioni a parte, avremo modo di affrontare l’argomento, del nuovo Redditest, spiega Befera, devono avere paura soltanto gli evasori che con il loro comportamento fiscale arrecano un danno a tutta l’economia del paese.
Nel Redditest, molto più completo della precedente edizione, sono considerate nove macro categorie di spesa che consentiranno l’accertamento sintetico del reddito degli italiani:
- acquisti di beni durevoli
- trasporti
- abitazione
- alimenti, bevande, abbigliamento e calzature
- combustibili d’energia
- immobili, elettrodomestici e altri servizi per la casa
- sanità, comunicazioni e istruzione
- tempo libero, cultura e giochi
- altri beni e servizi.
E’ evidente che in questo caso, rispetto a quanto accadeva in passato, il Redditest si basa sulle spese realmente sostenute e sulle situazioni di fatto enucleate dall’Istat. In più si considera area geografica di residenza della famiglia e la classificazione Istat conseguente.