Gli strumenti messi in campo per la lotta all’evasione fiscale sono numerosi. In ultima istanza è stato anche varato il famoso Redditest che dovrebbe portare allo scoperto le situazioni incongrue. Secondo Attilio Befera, però, deve cambiare ancora l’approccio all’evasione fiscale.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate intervenuto in un convegno che si è tenuto a Palermo, nella direzione regionale siciliana dell’Erario, ha spiegato che occorre ripartire dal rapporto tra il Fisco e i contribuenti. Deve essere promosso e rinsaldato un rapporto di fiducia.
Non basta però ottenere il sostegno dei contribuenti. All’unanimità, le forze coinvolte nella lotta all’evasione come l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, la Guardia di Finanza e il mondo accademico stesso per la parte d’analisi, dicono che deve essere modificato l’approccio al problema.
Ovvero la lotta all’evasione fiscale non può più fondarsi sulla repressione e sulla punizione degli evasori ma va affrontato come un problema di civiltà e per questo è molto importante consolidare anche le azioni preventive.
Le parole di Befera all’apertura del convegno, sono riassuntive:
“L’evasione fiscale non va vista sotto un aspetto meramente economico – ha sottolineato il numero uno delle Entrate – ma va affrontata per quello che è: un problema di civiltà. Parlare di fedeltà fiscale in Italia sembra quasi un’utopia; io, invece, credo che, considerato il lavoro che svolgiamo con tutti gli altri interlocutori qui presenti, sia una speranza. Ci stiamo impegnando perché il rapporto tra cittadini e Fisco sia un rapporto di trasparenza, professionale, un rapporto che per decenni è stato conflittuale. L’altra cosa a cui tengo molto come cittadino è che una parte di quanto viene recuperato sia restituito ai contribuenti virtuosi.”