Anche la famiglia Benetton venderà la propria quota di azioni Pirelli ai cinesi di ChemChina.
Tuttavia, come era già successo al tempo dell’Opa su Antonveneta, Benetton si riserverà il diritto di vendere ai migliori offerenti in caso di una controfferta.
Si legge in una nota dell’azienda veneta:
La cessione delle azioni Pirelli da Edizione a Bidco è condizionata al fatto che, il giorno del closing dell’accordo, Camfin abbia effettivamente ceduto a Bidco le sue azioni Pirelli ai termini e alle condizioni previste dallo ‘spa and co-investment agreement’ del 22 marzo 2015 tra Cnrc, Camfin e Long term investments.
Edizione, tuttavia, può anche scegliere di posticipare la cessione a Bidco della sua partecipazione diretta in Pirelli pari al 4,6% aderendo invece all’Opa e ha il diritto di risolvere l’accordo nel caso di lancio di offerte pubbliche concorrenti sulle azioni Pirelli a prezzi più alti rispetto a quelli offerti da Bidco. Una via d’uscita che la famiglia di Ponzano Veneto aveva seguito quando gli olandesi di Abn Amro e la Popolare di Lodi si contendevano le quote in Antoveneta.
Lo scorso 22 marzo Chemchina e Camfin avevano comunicato di aver raggiunto un accordo in base al quale il gruppo cinese acquisterà il 26% delle azioni Pirelli detenute dalla holding italiana e procederà al lancio di un’opa sul titolo a 15 euro per azione. E’ poi previsto che i vecchi soci di Camfin reinvestano una parte dei proventi in Bidco, la società chiamata a lanciare l’opa, con quote variabili a seconda delle adesioni all’offerta pubblica d’acquisto, ma comunque in posizione di minoranza rispetto a Chemchina. Per i Benetton si tratta di un affare da 330 milioni di euro.