Pier Luigi Bersani è stato chiaro. Non pensa ci voglia una patrimoniale. Secondo il parere del segretario del Pd, in Italia la patrimoniale c’è già, è quella sugli immobili e si chiama Imu. Questo il suo pensiero, espresso nell’intervento a `Nove in punto´, in onda su Radio 24.
Bersani ha ripetuto che l’Imposta municipale unica necessita di maggiore progressività alleggerendo posizioni più deboli.
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Per quanto concerne la restante parte dei patrimoni, Bersani non intendo pensare ad una patrimoniale.
Il problema dell’Italia in un siffatto contesto sarebbe la tracciabilità.
Bersani è dell’idea che occorre diminuire di gran lunga la pressione fiscale, iniziando dal lavoro, dalle pensioni, l’Irpef, i redditi più bassi e aiutando gli investimenti. Così Bersani pensa già ad eventuali tagli al fisco.
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Per quanto riguarda la sua affermazione che il Pd andrà a vedere sui conti la polvere sotto il tappeto, il leader Pd chiarisce che non voleva dire che i conti sono truccati ma bisogna capire se le spese obbligate sono coperte e se le previsioni di crescita ottimiste del governo sono reali.
CRISI
Bersani è intervenuto anche sulla crisi, affermando che la proiezione del governo è un po’ ottimistica. Bersani non crede che sia saggio, comunque, continuare a lavorare sul Pil con nuove manovre.
L’importante per il segretario del Partito Democratico è non fare promesse a vanvera, bensì procedere in forme da tali da non deprimere l’economia.