I commercianti di abbigliamento e calzature sono unanimi nel dichiarare i pessimi risultati dei saldi invernali, che oggi finiscono nella maggior parte delle città italiane.
► I saldi non rianimano i consumi
A conferma di quanto detto dai commercianti arriva il rapporto di Federmoda Italia-Confcommercio, secondo il quale i saldi invernali hanno fatto registrare un calo delle vendite del 10% rispetto allo scorso anno, che comunque si era già chiuso con un bilancio negativo. Si tratta di un ulteriore -6,5%, con gli scontrini degli italiani che non hanno superato, di media, i 92 euro.
Secondo Renato Borghi, presidente di Federmoda Italia, ci si deve aspettare un altro anno terribile per il settore dell’abbigliamento, forse il peggiore dall’inizio della crisi nel 2009.
Anche i dati di Fismo-Confesercenti confermano questo trend negativo, registrando un calo delle vendite del 20% su Roma e Milano, controbilanciato, almeno in piccola parte, dai risultati ottenuti in regioni come la Liguria e la Toscana. Il settore che sembra resistere meglio è quello degli accessori, l’unico per il quale si è registrato un aumento delle vendite nel periodo dei saldi (+1,4%).
► L’auto è in crisi ma la concessionaria fa i saldi
Renato Borghi è particolarmente preoccupato per questa situazione che potrebbe portare alla morte definitiva di molte aziende sul territorio nazionale, dato che anche le prospettive future sembrano seguire questo andamento.