L’Agenzia delle Entrate ha dato comunicazione di quali sono i paesi che per il 2014 sono stati inseriti nella black list, ovvero nella lista dei paradisi fiscali, i paesi che offrono una tassazione e una garanzia di segretezza piuttosto conveniente.
Meta di tante società che qui vi trasferiscono le loro sedi e di chi ha necessità di muovere delle ingenti somme di denaro, questi paesi sono classificati in diversi gradi che prevedono diversi obblighi e divieti.
Una prima black list è riservata ai paesi con cui imprenditori e risparmiatori italiani non possono effettuare alcun tipo di transazione commerciale e finanziaria, una seconda, che potrete trovare più in basso, invece, riguarda quei paesi che pur offrendo un quadro fiscale conveniente e la possibilità di usufruire del servizio bancario, grazie ad un più elevato standard del sistema sono soggetti ad alcune concessioni.
Black list dei paradisi fiscali 2014 – Le eccezioni
Per alcuni paesi sono state eliminate le sanzioni per alcuni tipi di operazioni.
Bahrein, Emirati Arabi Uniti: possibilità di effettuare operazioni relative a esplorazione, estrazione e raffinazione nel settore petrolifero senza incorrere in sanzioni.
Monaco: non si hanno sanzioni se l’azienda con sede a Monaco con cui si fanno affari realizza almeno il 25% del fatturato fuori dal Principato.
Singapore: si possono fare operazioni con la Banca Centrale e con gli organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali.
► Cosa sono e come si classificano i paradisi fiscali
Per altri, invece, le sanzioni si applicano solo su alcune attività.
Angola: operazioni con società petrolifere con esenzione dall’Oil Income Tax.
Antigua: operazioni con international buniness companies che operano fuori dal territorio.
Costarica: operazioni con società esercenti attività ad alta tecnologia o con proventi da fonti estere.
Dominica: operazioni con international companies che operano all’estero.
Ecuador: operazioni con società della Free Trade Zones.
Giamaica: operazioni con società che producono per esportare secondo l’Export Industry Encourage Act e per quelle nelle Free Zone Act.
Kenia: operazioni con società con sede operativa nelle Export Processing Zones.
Mauritius: operazioni con international companies, off shore companies e società con riduzioni sul Corporate Tax.
Panama: operazioni con società con proventi da fonti estere, società insediate nelle Colon Free Zone o nelle Export Processing Zone.
Portorico: operazioni con società bancarie o soggette al Puerto Rico Tax Incentives Act o al Puerto Rico Tourist Development Act.
Svizzera: operazioni con società che non pagano imposte cantonali e municipali.
Uruguay: operazioni con società bancarie e quelle che operano offshore.