Dopo le ultime indagini che hanno mostrato un ennesimo crollo del mercato del mattone molte associazioni dei consumatori hanno iniziato a preoccuparsi seriamente e a credere l’imminente arrivo di una bolla immobiliare.
► L’Erario fornisce i dati sul mercato immobilare
Le condizioni del mercato immobiliare italiano sono piuttosto allarmanti: secondo i dati rilasciati dall’Agenzia del Territorio le compravendite chiuse nel 2012 sono calate del 25%, rimanendo sotto quota 500mila, dati che riportano alle condizioni del mercato degli anni ’80, a fronte di un calo dei prezzi del 5%.
L’allarme per l’imminente scoppio della bolla immobiliare è stato lanciato dalle associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, che hanno evidenziato, inoltre, che, se nel 2001 per acquistare un appartamento di medie dimensioni in città ‘bastavano’ 15 anni di mutuo, nel 2011 gli anni necessari a restituire il mutuo sono diventati 25.
I presupposti ci sono tutti, con i prezzi che continuano ad abbassarsi e il numero delle compravendite sempre più scarno, ma Confedilizia rassicura:
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Non scoppierà alcuna bolla perché in Italia le valutazioni non sono cresciute come in Spagna. Comunque la situazione del mercato preoccupa.
Sicurezza, questa, confermata anche da Bankitalia che spiega che nonostante la flessione del mercato immobiliare italiano non si è agli stessi livelli di Spagna o Stati Uniti, dove la bolla è scoppiata già da un po’.