Complice anche la perdurante situazione di crisi economica nel paese, gli italiani sono sempre più attenti ai soldi che escono dalle loro tasche. Si controlla ogni minima spesa per riuscire a far quadrare i conti a fine mese e spesso ci si trova a dover rinunciare a ciò che si vuole o ciò che serve per riuscire a coprire, prima di tutto, i costi necessari, ovvero quelli per la casa e le utenze.
Sono questi ultimi che spesso mettono in difficoltà le famiglie, dato che negli ultimi tempi il prezzo dell’energia è diventato sempre più alto.
Secondo Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas (AEEG), gli importi delle bollette che arrivano agli italiani sono troppo alti e la colpa non è dell’aumento del prezzo dell’energia, ma delle tasse che sono applicate: il gettito delle componenti parafiscali collegate alle bollette elettriche delle famiglie è stato di più di 11 miliardi nel 2012 e più di 13,7 miliardi nel 2013, il che ha fatto sborsare agli italiani il 20% in più di quanto si dovrebbe pagare realmente l’energia.
Il picco degli aumenti si è avuto negli ultimi quattro anni, quando, cioè, le tasse applicate sulle bollette sono passate da circa il 7% al 20%, arivando, praticamente, a far triplicare il loro importo in bolletta.
► Conviene cambiare gestore per l’energia elettrica?
A cosa servono le tasse che si pagano con le bollette di gas e luce?
Questo tipo di tasse, spiega Bortoni, serve per il finanziamento delle fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis, ma anche al nucleare, alle agevolazioni per le famiglie disagiate e alle aziende energivore.