Il Segratario Cisl Raffaele Bonanni è molto critico nei confronti delle modifiche finali alla bozza di Legge sulla Stabilità, giunta ormai alla fine del suo iter parlamentare. Il decreto presentato inizialmente dal Governo alle parti sociali era totalmente diverso. Ora i benefici si sono ridotti di gran lunga e soltanto le imprese stanno traendo vantaggio da questa nuova normativa.
Bonanni critica al parlamento di aver eliminato i vantaggi che lavoratori, famiglie senza figli, pensionati e incapienti, potevano trarre dalla riduzione dell’Irpef. E lo ha fatto solo per un ‘puro calcolo elettorale’. Nel contempo, il Governo ha fatto si che le imprese siano avvantaggiate nell’ottenere importanti sgravi anche sull’Irap.
La Cisl ha presentato uno studio, dal quale si evince che i contribuenti che avrebbero tratto guadagni dalla Legge sulla Stabilità (per effetto della riduzione Irpef e della franchigia di 250 euro su deduzioni e detrazioni) sarebbero stati la maggior parte: intorno all’87%. Ora coloro che avranno vantaggi rappresentano in percentuale il 29%.
Chi ottiene dunque benefici? Secondo Bonanni vanno alle classi di redditi contemplate tra i 20.000 e i 50.000 euro. Sono benefici che si aggirano interno ai 60 euro in media all’anno.
Cosa è rimasto dunque della bozza iniziale del disegno di stabilità? Poco o nulla secondo Bonanni. O meglio, soltanto la detassazione del salario connesso agli accordi aziendali e l’introduzione della Tobin Tax. Per Bonanni, in conclusione, la Cisl farà esplicita richiesta a Governo e Parlamento futuri di dare vita ad una riforma fiscale organica e strutturale.