Nell’attesa di comprendere quali saranno i particolari relativi all’erogazione del contributo alle partite Iva nel mese di aprile per l’emergenza di Coronavirus cerchiamo di capire quali sono state le ragioni del rifiuto della domanda per il bonus 600 euro INPS del mese scorso.
Bonus 600 euro INPS: i numeri
E’ Importante mettere in chiaro che sono stati diversi i problemi che hanno coinvolto i server dell’INPS all’atto della domanda del bonus per le partite Iva. Tra la difficoltà del procedere attraverso lo smart working, il gran numero delle domande e il crollo del sistema dell’INPS nei primi giorni tutte le verifiche necessarie relative all’erogazione del bonus Covid-19 sono progredite con molta più lentezza e difficoltà di quello che ci si aspettava.
Il punto è che molte richieste di bonus 600 euro INPS sono ancora in attesa di una risposta, risultando ormai da un mese, in alcuni casi, in lavorazione. Cosa devono pensare gli utenti? E’ ancora valida? Deve essere considerata scartata? Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva assicurato che i soldi sarebbero stati accreditati entro e non oltre la settimana di Pasqua. E sebbene qualcuno abbia visto arrivare il pagamento anche dopo, non tutti hanno ricevuto il sussidio.
Il presidente dell’INPS, spiegando la situazione, ha sottolineato che molte richieste sono ancora in lavorazione e che 3,5 milioni di bonus su una richiesta di 4,4 milioni siano stati erogati.
Cause del rifiuto della domanda bonus
E se 958 domande circa risultano essere in fase di elaborazione e 32.919 devono essere corrette, almeno 400 mila verranno scartate e per cause diverse. Molti bonus 600 euro INPS non saranno erogati per via della mancanza dei requisiti adatti, sia per reddito che per codice ateco. Tanti altri presentano una comunicazione errata dei dati: in alcuni casi sarà possibile modificare l’errore, ma solo quando verrà data la capacità tecnica di farlo, un punto su cui l’INPS sta ancora lavorando. Ecco le motivazioni per le quali la domanda del bonus 600 INPS viene respinta:
- Iban scorretto (non legato alla persona fisica che richiede il bonus o cointestato)
- Errata comunicazione dei dati sensibili che non consentono il riconoscimento del contribuente
- Mancata indicazione della categoria di appartenenza o di qualsiasi altra informazione essenziale
- Si è lavoratori del mondo dello spettacolo che non vantano almeno 30 giorni lavorativi nel 2019 nella gestione ex Enpals
Per verificare lo stato di lavorazione della propria domanda di Bonus basta collegarsi alla sezione del sito INPS legata all’invio della richiesta di bonus Covid-19. Come già anticipato vi è ancora da attendere per il bonus di aprile: al momento si è certi solo di una stretta sui requisiti di accesso.