Affidandosi a Facebook, Matteo Renzi ha lanciato la sua nuova idea. Dare gli 80 euro non solo ai 10 milioni di italiani che prendono meno di 1.500 euro o a chi serve con una uniforme l’Italia. Ma anche a chi prende la pensione minima.
L’idea di un nuovo bonus non poteva certo passare inosservata: l’ipotesi di espandere gli 80 euro anche alla platea delle pensioni minime vede “favorevole” il ministero del lavoro, Giuliano Poletti che evidenzia, però, la necessità di trovare compatibilità con i conti.
Poletti ha spiegato: “E’ un tema che è presente da quando si decise il bonus degli 80 euro ai lavoratori due anni fa” e “naturalmente si tratta di un tema che va affrontato all’interno della legge di Stabilità perché abbiamo una ovvia esigenza di compatibilità rispetto all’utilizzo delle risorse”. Il ministro ha aggunto: “Sono favorevole naturalmente al fatto che anche le pensioni più basse abbiano un loro adeguamento. Lo dovremo vedere dentro a questo contesto generale di equilibrio della nostra economia e del nostro bilancio”.
Tra i sindacati sentimenti contrastanti di sostegno e scetticismo. “Abbiamo sempre chiesto di estendere gli 80 euro a tutti i pensionati che sono il vero ammortizzatore sociale del paese”, ha commentato il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. Ma “capire se si tratta di pensioni sociali o contributive è tutto un rebus. Il governo ci spieghi a chi andrebbe il bonus e cosa vuole fare per renderlo strutturale. Ogni volta sposta il tiro, lo faccia ma per tutti i pensionati”. Scettica anche Susanna Camusso, la leader della Cgil: “Lo mettiamo nel capitolo annunci o nel capitolo ‘siamo in difficoltà?”, si è chiesta ironica avanzando il dubbi che sia una trovata per recuperare consensi. Ok al bonus, ma con platea più ampia, è la proposta della Cisl.