Bonus Irpef per disoccupati e collaboratori domestici
Con la busta paga di maggio debutta il bonus Irpef fortemente voluto da Matteo Renzi. Uan larga parte dei lavoratori dipendenti italiani, quindi, dal prossimo mese potrà godere di una retribuzione aumentata di 80 euro, che andranno a formare un tesoretto di 640 euro alla fine dell’anno.
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Le polemiche in questi giorni hanno riguardato non tanto la consistenza del bonus è gli aventi diritti, ma proprio gli esclusi: una larga fetta di lavoratori italiani che, seppur in difficili condizioni economiche, non potrà godere di questa piccola agevolazione. Si tratta, da un lato, di tutti i possessori di partita Iva, quindi i lavoratori autonomi, per i quali è stato promesso un intervento nei prossimi mesi, e, dall’altro, di pensionati, colf, badanti e incapienti.
Nello specifico, la circolare emanata ieri dall’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni punti in merito a chi non ha un sostituto d’imposta, quindi i collaboratori domestici e i disoccupati.
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La circolare chiarisce che il bonus è stato riconosciuto anche per queste due categorie, che però dovranno attendere ancora qualche mese per vederselo accreditato: la richiesta del Bonus, infatti, dovrà essere fatta nella prossima dichiarazione dei redditi (ovvero quella che si presenterà nel 2015 relativa ai redditi percepiti nel corso del 2014), attraverso delle modalità che verranno definite con maggiore precisione una volta che saranno stati approntati i nuovo modelli 730 e Unico.
La parte di bonus spettante verrà calcolata in base all’effettivo periodo di lavoro svolto nel corso dell’anno e potrà essere richiesta in contanti o utilizzata in compensazione delle imposte spettanti.
Bonus Irpef, le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
Disoccupati e collaboratori domestici
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