Arriva il bonus per il rientro dei cervelli dall’estero ed ecco come funziona. Una spiegazione semplice di quella che può essere considerata un’agevolazione per i ricercatori del Belpaese.
Arrivano i bonus fiscali per i ricercatori e i dottori che decidono di rientrare in Italia. Secondo una nuova norma del decreto fiscale sull’internazionalizzazione delle imprese, il reddito prodotto in Italia da lavoratori «con qualifiche elevate» che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato italiano potrà beneficiare per 5 anni di una riduzione del reddito imponibile del 30%.
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Uno sconto di un terzo sulle tasse. Il consiglio dei ministri ha accolto un’indicazione del Parlamento definendo chi potrà accedere all’incentivo: tutti coloro che nei cinque anni precedenti non siano stati residenti in Italia, che svolgano una attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano e che rivestano una qualifica per la quale sia richiesta una alta specializzazione e il titolo di laurea.
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Il decreto legislativo sull’internazionalizzazione, più in generale ha come obiettivo quello di rafforzare il ruolo che il fisco deve svolgere a sostegno delle imprese che decidono di operare all’estero. Quindi
- ridurre i vincoli alle operazioni transfrontaliere,
- creare un quadro normativo quanto più certo e trasparente per gli investitori.
Il decreto modificato adesso tornerà in Parlamento per l’acquisizione dei pareri definitivi delle Commissioni parlamentari competenti.