Dopo settant’anni di onorata attività in Italia, Mediobanca fa compere estero acquistando l’asset manager londinese Cairn Capital.
Così, per festeggiare un esercizio chiuso con ricavi record che per la prima volta superano i 2 miliardi e un utile netto in crescita del 27% a 590 milioni (agli azionisti andrà un dividendo da 0,25 euro), Piazzetta Cuccia ha scelto di fare una eccezione alla crescita per linee organiche interrompendo così anche quell’emorragia di aziende italiane passate sotto il controllo di capitali esteri.
“I risultati sono al di là delle nostre aspettative” ha detto l’ad di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, ricordando l’obiettivo che si era posto l’istituto di sostituire le componenti non ricorrenti con redditività da attività bancarie. Non solo numeri positivi, ma anche una strategia che dà i suoi frutti e “il capitale recuperato (dalla vendita delle partecipazioni, ndr) è stato allocato su un business bancario che cresce e sull’acquisizione di Cairn”, un business quello dell’asset management su cui Mediobanca intende puntare, ha proseguito Nagel. “Questo è il primo step a cui collegheremo altre società dal momento che vogliamo dargli maggiore peso nel gruppo” ha detto il banchiere precisando che la struttura dell’operazione prevede un sistema di put e call in 6 anni che porteranno al controllo totale della boutique londinese.
Cairn Capital, fondata nel 2004, è una società londinese di asset management ed advisory specializzata nel credito con un specifico focus sull’Europa. Al 30 giugno 2015, Cairn Capital aveva 5,6 miliardi di dollari di masse in gestione e 9,1 miliardi connessi a mandati di advisory a lungo termine: “Questa operazione – aggiunge Nagel – conferma il nostro focus strategico nel costruire una piattaforma di asset management con interessanti prospettive di ritorno sul capitale e rappresenta un ulteriore passo nello sviluppo internazionale di Mediobanca”.