La Borsa Giapponese di Tokyo (+1%) per contro ha recuperato altro terreno, grazie a uno yen che sembra aver ripreso a scendere vs $. La BOJ ha pubblicato le attese di inflazione delle aziende locali risultanti dal Tankan, risultate 1.5% ad un anno e 1.7% a 3 anni, in altre parole ancora sotto il target ufficiale del 2%.
Ciò costituisce un altro argomento a favore di un aumento del QE. I prossimi meeting, nei quali potrebbe essere deliberato l’incremento sono 8 e 30 aprile, 21 maggio e 13 giugno, con il consenso che si sta dirigendo su maggio. Oltre a ciò, si è parlato nuovamente di diversificazione del portafoglio del Government Pension Investment Fund, questa volta verso azioni ad alto dividendo.
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In Cina si cominciano a intravedere alcune ipotesi di misure a supporto della crescita. Il governo ha illustrato un pacchetto di provvedimenti, comprendenti investimenti in infrastrutture ferroviarie e sgravi fiscali per la piccola e media impresa. Sono inoltre circolate indiscrezioni di un rilassamento delle norme anti speculazione immobiliare in alcuni distretti. Il concretizzarsi delle attese di easing fiscale ha prodotto qualche presa di beneficio (sell the fact), con l’ Hang Seng China enterprises addirittura negativo a fine seduta (-0.75%).
Nemmeno l’ Europa si è fatta granchè contagiare dalla positività US, spiega Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Le dichiarazioni di Weidmann e il CPI flash marzo sotto attese avevano alimentato i giorni scorsi robuste aspettative sul meeting di domani, e un po’ di nervosismo alla vigilia era da mettere in conto.
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Oltre a ciò, il vicepresidente ECB Constancio ha rilasciato un intervista dai toni prudenti, sostenendo che l’inflazione rimbalzerà ad aprile, e che non si devono trarre conclusioni avventate dai dati di marzo. Si tratta dei medesimi concetti espressi da Weidmann lo scorso week end. Ma se il presidente della Bundesbank è considerato un “falco”, è dura dire la stessa cosa di Constancio.