Nella prima seduta settimanale a Borsa Italiana, i movimenti si concentreranno sul listino principale. Da monitorare Enel, Ferragamo e Saipem
Enel dovrà avere la meglio sulla resistenza a 4,14 circa per dimostrare le intenzioni di crescita. Da oltre due settimane i prezzi premono contro questo ostacolo senza tuttavia riuscire a trovare lo spunto per superarlo e proseguire il cammino verso obiettivi a 4,50 e 4,85 euro (massimo del 2011). Il mancato superamento di 4,14 seguito dalla violazione di area 4,00 riporterebbe invece i prezzi a contatto con il supporto in area 3,92, linea che sale dai minimi di febbraio. Lo scenario rialzista di breve termine verrebbe compromesso solo in caso di discese sotto i 3,78 euro, preludendo all’affondo verso 3,58, minimo di marzo e punto di passaggio della media mobile a 100 giorni.
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Quadro grafico difficile per Salvatore Ferragamo che sin da metà gennaio si muove all’interno di un canale discendente, movimento che peraltro segue la brusca correzione delle prime sedute dell’anno. Le quotazioni sembrano destinate a proseguire la fase di debolezza e, in caso di violazione dei recenti minimi a 20,50 euro circa,spiega Fta On line ad accelerare al ribasso verso le ex resistenze a 17,50/18,00. Primi segnali di riscatto al superamento del alto alto del citato canale, attualmente in transito per 23, con obiettivi a 24 e 25. Al di sopra di questo ultimo riferimento prenderebbe corpo l’ipotesi di inversione di tendenza con primo target a 27,30 ed eventuale successivo allungo sul record storico a 29,85.
Saipem ha superato al rialzo il 31 marzo il lato alto della fase triangolare disegnata dalla scorso novembre. La rottura a 17,30 della linea che scende dal top di novembre ha fornito indicazioni importanti sulla direzione che intende seguire il mercato. Oltre 17,30, quota che diventa ora supporto in caso di proseguimento della flessione vista nell’ultima seduta dell’ottava (minimo a 17,23 euro poi presto abbandonato in favore del ritorno in area 17,70), e’ divenuto possibile il test di 18,11, picco di gennaio, e 18,89, massimo di novembre. Sotto 17,30 rischio invece di ribassi verso 16,60, media mobile a 100 giorni, e 16,40 euro, base del triangolo citato sopra.