I listini dei mercati finanziari oltre oceano, si spingono su nuovi massimi assoluti. Anche la Banca Centrale Europea insiste nella sua politica di “wait and see” . Da rilevare inoltre buoni dati sulla creazione di posti di lavoro in Usa, con un tasso di disoccupazione stabile al 6.7% (livemente in peggioramento rispetto al 6.6% precedente, ma la creazione di nuove buste paga conta più di un numero spesso non rappresentativo della verità, a causa della variazione del grado di partecipazione alla forza lavoro), sono i motivi rialzisti per l’azionario.
Questi i temi della settimana passata che hanno portato ad un euro ancora su posizioni di estrema forza contro il dollaro americano, ad uno yen in discesa a causa delle dinamiche di risk on e ad un dollaro che ha continuato a finanziare gli acquisti di rischio secondo le correlazioni individuate la settimana scorsa, spiega Matteo paganini di Daily Fx prima di mostrare una salita in corrispondenza dei NFP (+175k posti di lavoro) in concomitanza dei nuovi massimi sulle borse USA, ma qui si tratta di una reazione su un dato che non dovrebbe inficiare le logiche evidenziate in queste ultime sedute.
> La crisi in Ucraina e la politica monetaria della Bce
La sterlina rimane sostanzialmente forte ed in una fase di distribuzione nei confronti del biglietto verde, con gli emergenti che non accennano a recuperare in maniera importante, lasciando aperta la strada per ulteriori svalutazioni.
>Euro, domanda fortissima dopo Dati Bce
Oggi avremo una giornata estremamente tranquilla dal punto di vista delle pubblicazioni macroeconomiche, per cui avremo la possibilità di valutare la distribuzione pura dei flussi di capitali che potrebbero inizialmente pesare sui listini europei che potrebbero tentare degli approfondimenti ribassisti per poi, eventualmente, pensare a recuperi dopo la partenza dei listini americani, anche se valuteremo questa eventualità in corso d’opera.