Piazza Affari continua a vacillare. In Borsa sono giornate drammatiche, da almeno due-tre settimane e le notizie negative si susseguono. Le ultime, provenienti dalla Grecia e dal crollo ad Atene, fanno ampliare le perdite dell’indice FTSE Mib. Le banche intanto non riescono ad arrestare la propria caduta.
Per avere un quadro più preciso occorre osservare il paniere di riferimento della Borsa italiana, che in mattinata ha lasciato lungo il terreno il 4%. Il paniere è in rosso e la tedenza al negativo si fa sempre più intensa. Un minimo rimbalzo pare esserci stato ma si tratta già di un lontano ricordo. Pertanto, il paniere di riferimento è sceso sotto la quota dei 17700 punti, livello che non veniva sfiorato dal settembre dello scorso anno.
Sono a dir poco numerosissimi i titoli che sono terminati in asta di volatilità. Gran parte dell’indice FTSE Mib è praticamente sospeso dalle contrattazioni. Nel dettaglio, ecco i principali titoli che viaggiano in negativo.
– Unicredit -4,1%;
– Mediobanca e Intesa Sanpaolo -4%;
– Banca Popolare di Milano -8,3%;
– Banca Popolare dell’Emilia Romagna -5,5%;
– Monte dei Paschi -8,5%.
Anche negli altri comparti la situazione è peggiorata. Mediaset fa registrare un crollo pari al 4%, Telecom si posiziona sul -4,6%, World Duty Free tocca quota -6,3% e Finmeccanica registra un pesante -4%.
In tarda mattinata, l’indice milanese ha provato a tamponare le perdite e nelle ultime ore si è portato su una diminuzione di circa 2 punti percentuali e mezzo. Il clima tra gli investitori resta comunque molto preoccupante, per via di alcuni titoli che continuano ad essere massacrati dalle cessioni. L’esempio è valido per Monte dei Paschi (a quota -9,7%), ma anche per Banca Popolare di Milano (-5,04%).