L’andamento dei listini globali ha tinte differenti questa mattina.La Borsa di Tokyo è ancora in sofferenza mentre i mercati europei appaiono in recupero dopo tre giornate di profondi ribassi.
Milano, a differenza di quanto si è verificato ieri, consolida il rialzo dei primi minuti al +4,5%, con le banche coperte di ordini d’acquisto dopo i recenti tracolli: Unicredit viene addirittura sospesa, questa volta in eccesso di rialzo. Londra sale dell’1,1%, Francoforte del 2% come Parigi.
La situazione, secondo gli esperti, è la seguente:
Le ricoperture tecniche, i trader mordi-e-fuggi e anche quelli che approfittano dei prezzi di saldo per puntare su un recupero nel lungo termine, spiegano gran parte del rimbalzo, visto che non ci sono dati o altri eventi particolari a giustificare un simile rally. La volatilità resta molto elevata e gli investitori cercano indizi sulle prossime mosse della Federal Reserve dalle parole di Janet Yellen, che oggi riferisce al Congresso. Dovrà pesare ogni singolo accento, per non scatenare reazioni inattese sui mercati che già temono per la sostenibilità della ripresa, il rallentamento della Cina e dei prezzi del petrolio e, da ultimo, anche per la consistenza della crescita Usa, dopo che la Casa Bianca ha limato (ma pur sempre al +2,6%) la stima di rafforzamento del Pil per il 2016 e il 2017.
Spostandoci in Giappone, in mattinata la Borsa di Tokyo ha chiuso in netto calo dopo che ieri aveva lasciato sul parterre il 5,4%: l’indice Nikkei ha invertito rapidamente la rotta a seguito di un iniziale rialzo, arrivando a cedere il 3,41% (ai minimi dall’ottobre del 2014) e chiudendo con una perdita del 2,31% a 15.713,39 punti. Un andamento in scia a quello dei listini europei e di Wall Street, che risente anche dell’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro.