Nuovi e incoraggianti acquisti sui listini europei a seguito della pausa di ieri. Francoforte cresce dell’1,4%, mentre Parigi riprende l’1,3% e Piazza Affari tocca il +1,6%.
Più indietro troviamo Londra che guadagna lo 0,7%. La Borsa di Atene, invece, aggrava le sue perdite e cala del 3,1%. Positiva in avvio Wall Street: il Dow Jones sale dello 0,4%, l’S&P 500 dello 0,6% e il Nasdaq dell’1%.
La giornata è ancora dominata dalle trimestrali, da Unicredit aMediobanca, mentre dall’Eurozona è arrivato l’indice Pmi europeo – che sale a 54 punti – e dagli Stati Uniti il rapporto Adp sull’occupazione privata che precede l’annuncio del tasso di disoccupazione di luglio che verrà annunciato venerdì: i 185mila posti creati sono inferiori alle attese del mercato, che scommettevano su 215mila nuovi posti. In Cina intanto, l’attività nel settore dei servizi a luglio è accelerata ai massimi da 11 mesi secondo quanto ha evidenziato l’indice Caixin dei manager d’acquisto dei servizi. L’indice sale a 53,8 da 51,8 di giugno.
Tra gli altri dati in arriva si registra il calo delle vendite al dettaglio nell’Eurozona: secondo i dati di Eurostat il calo a giugno è stato dello 0,6% mentre gli analisti si attendevano una contrazione dello 0,2 per cento. Su base annua le vendite al dettaglio sono in aumento dell’1,2 per cento. Battuta d’arresto a giugno per la produzione industriale in Italia.
Sui mercati, intanto si riaccende il dibattito sulla tempistica del rialzo dei tasso Usa. Ieri il presidente della Fed di Atlanta si è espresso per un aumento del costo del denaro a settembre perché altrimenti l’economia americana rischierebbe un “significativo deterioramento”. Immediata la reazione del dollaro che si rafforza nei confronti dell’euro: la moneta unica passa di mano a 1,0863 contro il biglietto verde dopo un minimo da due settimane di 1,0847 dollari. Lo spread è in calo in area 110 punti, mentre i Btp rendono l’1,84%.