Mercato azionario: riflettori su BPM. Il caso del giorno è stato sicuramente BPM che ha mostrato un forte calo con volumi abbondanti sulla scia della bocciatura da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti sulla riforma della governance. Crediamo che la reazione del mercato sia stata molto forte perché il voto negativo era del tutto inatteso e consideriamo tale scelta una battuta d’arresto importante nel processo di ristrutturazione di BPM (ignorando così totalmente le richieste di Banca d’Italia). Ricordiamo poi che avvicinandoci alla data di inizio dell’aumento di capitale da 500 mln di euro (5 maggio) possano aumentare le tensioni sul titolo. Per evitare oscillazioni ancora più forti la Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto su BPM anche per la giornata di domani.
Indici: FtseMib avvio debole ma poi chiude in positivo vicino ai massimi intraday. Dopo un avvio debole (pressioni sui supporti in area 21 mila punti) il FTSE Mib ha virato in positivo grazie agli incoraggianti dati macroeconomici negli States (vendite al dettaglio di marzo +1,1%, contro attese +0,8%) spiega Filippo A Diodovich di Ig e ai brillanti conti trimestrali annunciati da Citigroup. Il principale indice italiano ha chiuso le negoziazioni con un incremento dello 0,55% a 21314,56 punti.
Dal punto di vista tecnico il mantenimento al di sopra di area 21 mila (dove transita la media mobile a 50 giorni) può essere interpretato come un segnale positivo per le aspettative di una possibile reazione dei prezzi dopo le recenti tensioni. Conferme per le prospettive rialziste arriveranno con la vittoria della resistenza a 21500, oltre alla quale si getterebbero le basi per un allungo in direzione di 22218. L’eventuale rottura dei supporti a 21000/20900 introdurrebbe, invece, una probabile flessione a 20620 (bottom del 24 marzo).