Siamo tra le società per azioni, tra quelle che esistono già e tra quelle che devono ancora debuttare nel mercato italiano ed internazionale. Ma stavolta sotto i riflettori c’è una banca: la Banca Popolare di Milano.
Il presidente del consiglio di gestione dell’istituto di credito, che anche il principale azionista della banca, Andrea Bonomi, ha annunciato a tutti i sindacati di essere pronto per trasformare la sua “realtà creditizia” in una società per azioni. Un progetto che è già sulle scrivanie degli analisti della Banca d’Italia.
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Una trasformazione radicale, un progetto che però, in questo momento, non è stato ancora consolidato. Devono dare il placet i consigli di sorveglianza e di gestione e questo particolare potrebbe allungare i tempi di realizzazione dell’impresa. Qualcuno interessato all’investimento, però, sta cercando di capire se le promesse fatte in questo momento ancora di crisi saranno poi mantenute e se, effettivamente ci saranno tempi migliori.
Il primo passo, comunque, verso la trasformazione, è quella di riscrivere lo Statuto e ci sta già pensando qualcuno. Andrea Bonomi in persona ha iniziato una proficua collaborazione con Piergaetano Marchetti che conosce molto bene le realtà sindacali.
► La carta Je@ns della Banca Popolare di Milano
Il periodo di sovrapposizione tra la vecchia e la nuova realtà sarà molto complesso da gestire e non è detto che sia senza danni.