I buoni pasto sono stati pensati come una specie di rimborso spese per i lavoratori costretti dagli orari d’ufficio a non mangiare a casa. Poi sempre più spesso questi buoni pasto sono stati sfruttati per il pagamento della spesa al supermercato. Adesso la legge cambia ancora.
Ritorno dalle vacanze, sorpresa per i lavoratori: i ticket restaurant elettronici saranno sottoposti ad un controllo stringente e il lavoratore potrà usarli soltanto per la pausa pranzo. La nuova normativa impone che siano usati uno alla volta e non possano invece essere usati in modo cumulativo per fare la spesa come spesso accade.
> I buoni pasto elettronici avranno un valore di sette euro
Il ticket restaurant risparmiato per fare la spesa non ha più senso. Se anche un lavoratore metteva da parte tutti i buoni per fare la spesa degli ingredienti della pausa pranzo da preparare a casa per la settimana, adesso non avrà più questa possibilità a meno di non vivere alla giornata la spesa e la cucina.
> Buoni pasto elettronici, non si possono usare più per fare la spesa
I buoni pasto si potranno utilizzare per giunta soltanto nei giorni lavorativi. I giorni festivi potranno utilizzarli soltanto coloro che nella turnazione hanno inseriti anche i giorni rossi sul calendario. È tutto scritto nella legge di Stabilità che ha modificato il Testo unico sulle imposte sui redditi e ha introdotto a partire dal primo luglio, un nuovo livello di esenzione dalla tassazione.
Il valore del buono posto elettronico è comunque stato portato a 7 euro dai 5,29 € precedenti. La cifra più bassa resta in vigore per i buoni cartacei.