La borsa di Tokyo sembra essere indifferenze all’entusiasmo imperante negli altri mercati e continua il suo percorso sul piano inclinato. L’ultima seduta, dunque, si chiude in lieve calo. L’indice Nikkei-225 per esempio è stato dato in flessione dello 0,21 per cento fino a 13.289,32 punti che vuol dire che giornalmente l’indice ha perso circa 28,3 punti.
I trader che operano sul mercato giapponese e tengono d’occhio Tokyo da un po’, spiegano che questi cali sono legati al turbine di vendite che si è scatenato nelle settimane precedenti sui listini giapponesi. Adesso tali movimento sembrano essersi assopiti ma non si può evitare di considerare la decisione della BoJ.
►Il PIL giapponese cresce più del previsto
La banca del Giappone, infatti, nonostante da più parti si sottolinei che la politica monetaria adottata non è sostenibile sul lungo periodo, ha deciso di continuare con le sue strategie monetarie ultra-espansive. Lo stesso Haruiko Kuroda non nutre alcun dubbio sulla riuscita dell’operazione.
►La delusione dell’Abeconomic sui mercati
Peccato che gli investitori, adesso, siano consapevoli del fatto che non basta uno yen debole a mantenere alto il livello della crescita. E’ necessario invece che il paese trovi nuovi stimoli e nuovi strumenti per rilanciare la produzione. Una ristrutturazione da cogliere al volo, da interpretare come un’opportunità, nel momento in cui sta cedendo anche l’ultimo baluardo asiatico: la Cina.