Campari chiude il primo semestre con risultati fondamentalmente stabili, grazie ad un aumento della velocità delle vendite nel secondo trimestre, ed è ottimista di poter mantenere nella seconda parte dell’anno il trend positivo di crescita organica dei primi sei mesi.
Dopo il primo trimestre sfavorito non solo dalla conseguenza dei cambi sfavorevole ma anche dalla Pasqua ritardata, il gruppo ha avuto un recupero delle vendite in gran parte delle principali combinazioni prodotto-mercato, con la crescita trainata soprattutto dal business degli aperitivi. Soltanto nel secondo trimestre Campari ha avuto una crescita organica del 9,4%, dopo una discesa del 3% registrata nel periodo gennaio-marzo.
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L’inizio di diversi progetti produttivi e distributivi in Usa e Spagna, con derivati sovrapposizioni di costi, in ogni caso a fine anno peserà a livello di margini. Invece dell’aumento di 70 punti base indicato in precedenza, il gruppo attende attualmente un gross margin piatto in confronto al 2013, ha dichiarato il direttore finanziario Paolo Marchesini nella conference call sui risultati. Le conseguenze di questi fattori contingenti saranno però limitati a quest’anno e non dovrebbero influire sul 2015, ha precisato. Il titolo in borsa rimane positivo in un mercato generale debole, anche se rallenta dai massimi. Buoni i volumi, già più in alto della media di un’intera seduta negli ultimi 30 giorni.
Gli analisti mettono in risalto il buon dato della crescita organica nel secondo trimestre e le cifre incoraggianti sull’Italia (che raffigura il 28,3% del fatturato totale), dove le vendite nel primo semestre hanno segnato un aumento dell’8,2%.