L’Ance nel suo focus Casa contenuto nell’Osservatorio congiunturale parla di un carico fiscale (Imu+Tasi) di circa 25 miliardi di euro, con un incremento del 200% in tre anni, in confronto al gettito della sola Ici di circa 9 miliardi nel 2011.
Sulla prima casa l’Ance denuncia una disparità tra zone, con i singoli comuni che stabiliscono i probabili sconti e che fissano un +8,5% a Napoli e un -11% a Reggio Emilia. Nel primo semestre dell’anno le seconde case in localita’ turistiche hanno fatto registrare un calo medio dei valori richiesti di -2,5% con una contrattura piu’ evidenziata nelle regioni del Mezzogiorno mentre il Trentino va in controtendenza con un aumento delle quotazioni del 2,8%.
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Emerge dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it che pone in evidenza che in regioni come la Calabria e la Campania il calo dei valori raggiunge il 7%, in Sicilia e Sardegna -5,0% e -4,0% in Puglia. Una certa stabilita’ si e’ rilevata nella Riviera Romagnola (+0,2%), in Toscana (-0,2%) e Liguria (-0,4%). Unico trend positivo giunge dall’Alto Adige, con un +2,8% rispetto all’anno precedente.
Dall’analisi delle richieste fatta da Immobiliare.it e’ emerso distintamente come il mercato sia oggi collegato soprattutto ad una richiesta di seconda casa non spinta da fini di investimento o messa a reddito – a causa dell’ aumento delle imposizioni fiscali legate all’utilizzo degli immobili per locazione – ma dalla intenzione di comperare e beneficiare direttamente.
La rilevazione dà uno spaccato sugli andamenti a livello regionale, evidenziando ad esempio che in Liguria il piu’ cercato e’ il bilocale di 50-55 mq non sempre reperibile sul mercato o lo sono ad un premium price.