A gennaio ci sono stati più di 440mila lavoratori implicati in processi di cassa integrazione a zero ore che hanno avuto un taglio del reddito di 311 milioni di euro, cioè 700 euro in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore.
Il tutto è scaturito da 81 milioni di ore di cig, richieste e autorizzate, registrate nel mese di gennaio. Questi sono alcuni dei dati inseriti nel rapporto della Cgil di gennaio sulla cassa integrazione, risultati da elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato. «È ancora piena e drammatica emergenza sul fronte lavoro», analizza il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, nell’invitare il prossimo governo «a dare un segnale di decisa discontinuità rispetto al passato, che produca effettivi e determinanti cambiamenti, mettendo al centro della sua agenda politica il lavoro».
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L’Italia, conclude la dirigente sindacale, «ha urgente bisogno di una prospettiva positiva e praticabile che non può prescindere dalla difesa e dalla creazione di lavoro». Il rapporto della Cgil mette in evidenza come la richiesta di cassa a gennaio sia stata pari a 81.364.033, in diminuzione rispetto al mese precedente del -5,28%, così come su gennaio dello scorso anno (-10,36%).
Resta quindi senza variazioni la richiesta media di ore pari a 80 milioni di ore al mese costante a partire da gennaio 2009, così come alta l’incidenza delle ore di cig per lavoratore occupato nel settore industriale pari, per il solo mese di gennaio già di 13 ore per addetto.