Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto con il piano casa è entrata ufficialmente in vigore la cedolare ridotta al 10% sui contratti a canone concordato e per studenti, da quest’anno e fino al 2017. I benefici ci saranno già dalla prossima dichiarazione dei redditi per chi ha stipulato un contratto agevolato, risparmiando sull’acconto. E risparmio ci sarà anche per chi sta per stipulare un nuovo contratto, o per chi ne ha in corso uno in scadenza, poiché si può optare al rinnovo per il canone concordato. Più difficile per chi ha un contratto libero stipulato da poco tempo per optare per il canone concordato, in quanto, ci deve essere una disdetta anticipata e la stipula di un nuovo contratto, cosa che presuppone per forza un accordo con l’inquilino che dovrà essere disposto ad accettare anche e soprattutto una diversa durata del contratto.
I contratti stipulati con cedolare ridotta al 10%, infatti, sono solo quelli che hanno una durata di tre anni più due e canone entro i limiti di quello stabilito dagli accordi territoriali nei comuni ad alta tensione abitativa. Sono i capoluoghi di provincia e i comuni limitrofi, in tutto 716, in cui sono state stabilite delle fasce di oscillazione per le locazioni, frazionando i comuni per singole zone territoriali, all’interno delle quali sono delimitati gli importi per metro quadro, in riferimento alla tipologia, e alle caratteristiche interne
dell’immobile. Se si vuole locare il proprio immobile la prima cosa da fare è quella di trovare le tabelle con gli accordi territoriali, rivolgendosi per questo direttamente al proprio comune.