Cosa c’entra il franco svizzero con le case di appuntamenti tedesche

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Potrebbe quasi essere una notizia da inserire nella sezione Forex ma ha più l’aria di una notizia di costume visto che il cuore dell’argomento è l’effetto del rafforzamento del franco svizzero (rispetto alla divisa europea) che riesce a modificare in modo interessante (per alcuni) la geografia del sesso a pagamento. Ecco cosa raccontano alcuni giornali elvetici. 

Il franco svizzero ha acquisito valore ed ha raggiunto la parità con l’euro. Questo ha fatto sì che moltissimi svizzeri, consumatori di sesso a pagamento, si siano risolti alle strutture tedesche oltre il confine per soddisfare le loro voglie. I bordelli tedeschi, confermano alcuni gestori di case di appuntamenti, hanno rinforzato il loro business grazie alla clientela della Confederazione elvetica. Non si sono arricchite allo stesso modo le prostitute italiane che siccome sono costrette a lavorare in strada nel nostro Paese, sempre più spesso si trasferiscono “per lavoro” in paesi svizzeri come Chiasso.

Il franco svizzero, vista la sua forza, per molti mesi in passato ha rivestito il ruolo di bene rifugio, un po’ come l’oro. Poi è arrivata la decisione della Banca Centrale Svizzera, il 15 gennaio scorso, di abbandonare il cambio fisso con la valuta europea e questo ha fatto si che il franco si rafforzasse ulteriormente.

Con il nuovo potere d’acquisto, gli svizzeri che hanno l’abitudine di consumare sesso a pagamento, hanno potuto far valere il franco oltre confine, soprattutto nelle case di appuntamenti tedesche. il FKK-Palast di Friburgo invita esplicitamente gli svizzeri ad approfittare delle strutture dove con pochissimi franchi si possono avere degli incontri intimi nel complesso a luci rosse. Un discorso analogo è stato fatto dai gestori di Villa Ascona di Baden Baden, oppure da quelli dello Chez Eva’s di Costanza.

Non ha saputo approfittare di questa situazione il mercato del sesso italiano che invece non è strutturato e regolamento come in Germania tanto che sono le prostitute italiana a dover varcare il confine per andare ad esercitare la professione lì dove riescono a guadagnare anche fino ad 8000 euro al mese.

 

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