Stando a quanto riportato dalla Cgia di Mestre, rispetto al 2013, nel 2014 i proprietari di immobili dovrebbero pagare 4,6 miliardi di euro in più. Tra Imu, Tasi al 2 per mille e Tari, gli italiani pagheranno 32,5 mld. Il livello record di carico fiscale è stato raggiunto su case, negozi e capannoni. Per la Cgia, il peso totale delle tasse, delle imposte e dei tributi potrà superare i 53,7 mld di euro. Si potrebbe arrivare a tale soglia se l’aliquota media della Tasi sulle prime case si attesta al 2 per mille.
“Un tempo l’acquisto di una abitazione o di un altro tipo di immobile – considera il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo.
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Tra Imu, Tasi e Tari gli immobili sono sottoposti ad un peso fiscale insopportabile”. Il gettito riconducibile al possesso dell’immobile ha avuto un vera e propria impennata. Quindi Bortolussi conclude sostenendo che: “Tra l’Imu, la Tasi al 2 per mille e la Tari nel 2014 gli italiani pagheranno circa 32,5 mld di euro.
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Questo importo incide sul prelievo totale per il 60%. Tenendo conto di tutto il sistema fiscale che grava sul mattone, nel 2014 i proprietari di immobili dovrebbero pagare 4,6 miliardi in più rispetto al 2013. Una buona parte di questo aumento va attribuito all’introduzione della Tasi che appesantirà il prelievo fiscale soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su quelli che possiedono un immobile ad uso produttivo”.