Dovrebbe tenersi in data cinque dicembre lo sciopero generale della Cgil, con manifestazioni lungo tutto l’arco territoriale per protestare contro la Legge di Stabilità e contro il Jobs Act.
Ad annunciarlo e Susanna Camusso, segretario generale di Cgil, la quale si augura che Cisl e Uil siano dalla sua parte al fine di indire una mobilitazione generale.
I sindacati, però, non sono compatti dopo la decisione dello sciopero. Il 17 novembre sono stati convocati a Palazzo Chigi, proprio questa mattina. A farlo è stata Marianna Madia, Ministro per la Pubblica Amministrazione che ha risposto così alla manifestazione di sabato scorso degli Statali. La Uil aveva interpretato questa mossa come una finestra aperta da parte del Governo. Carlo Barbagallo voleva infatti aspettare, prima di proclamare lo sciopero generale. Il segretario generale aggiunto di Uil aveva infatti fatto richiesta alla Camusso di non indicare un giorno preciso per le manifestazioni, così da procedere alla mobilitazione insieme agli altri sindacati.
La Cgil ha invece deciso di velocizzare le operazioni. Lo sciopero è stato dunque indetto per il 5 dicembre. Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha così replicato:
Ho già detto in passato che rispetto alla legge di Stabilità e al Jobs Act non credo ci siano i motivi per indire uno sciopero. Ma questa è una responsabilità e compete al sindacato. Da questo punto di vista credo che non si possa che prendere atto e rispettare la scelta fatta.
Da par suo, la Camusso ha dichiarato:
La proposta che facciamo al direttivo parte dalla valutazione della grande mobilitazione del 25 ottobre e da quella dell’8 novembre (unitaria del pubblico impiego, ndr), dalle richieste venute da quelle piazze, dalla volontà che abbiamo di salvaguardare tutti i punti di iniziativa unitaria, a partire dallo sciopero deciso per la scuola.