Alcuni post pubblicati in precedenza ci hanno offerto l’opportunità di parlare di alcuni prodotti bancari e finanziari che possono essere considerati delle forme di investimenti a breve o a medio termine. Nei post pubblicati in precedenza abbiamo infatti ad esempio descritto le caratteristiche e spiegato il funzionamento dei conti deposito e dei cosiddetti pronti contro termine.
> Che cosa è un conto deposito
> Che cosa sono i pronti contro termine
In questo post, invece, vogliamo dare a tutti coloro che sono interessati a sottoscrivere tipi di investimento che contemplino il vincolo di somme di capitali, la possibilità di conoscere meglio il funzionamento dei certificati di deposito, che possono a volte essere proposti dagli intermediari bancari in alternativa alle due tipologie di prodotti presi in precedenza in esame.
Che cosa sono i certificati di deposito
I certificati di deposito sono dei titoli che danno al sottoscrittore il diritto al rimborso di un capitale e dell’interesse su di esso maturato. I certificati di deposito sono titoli vincolati e trasferibili che possono avere una durata che varia dai 3 mesi ai 5 anni.
Possono quindi essere considerate come forme di investimento a breve o a medio termine. Essendo soggetti ad un interesse, inoltre, il tasso che può essere loro applicato può essere sia fisso che variabile a seconda dei casi.
Il capitale vincolato viene di norma rimborsato alla scadenza, mentre per la liquidazione degli interessi le procedure possono essere diverse a seconda del tipo di certificato e di tasso scelto in origine.
Le due alternative possibili, ad ogni modo, sono quelle della remunerazione periodica e quella della remunerazione a termine, cioè alla scadenza.