Quando si stipula una nuova polizza per la propria auto è impossibile non sentir parlare del contrassegno di assicurazione o del certificato di assicurazione. Si tratta di due documenti ufficiali che la compagnia di assicurazione rilascia all’assicurato e che hanno diverse funzioni, ma nel linguaggio corrente spesso vengono confusi tra di loro, perché vengono entrambi chiamati tagliandi o talloncini assicurativi ed è dunque opportuno fare un po’ di chiarezza.
> Che cos’è il contrassegno di assicurazione RC Auto
In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto quali sono le caratteristiche peculiari del contrassegno di assicurazione e quali sono gli elementi essenziali che permettono di distinguerlo dal certificato di assicurazione. Vediamo quindi ora nello specifico che cosa permette di individuare il certificato di assicurazione.
Il certificato di assicurazione è il documento rilasciato dalla compagnia assicurativa all’assicurato che attesta l’adempimento dell’obbligo di assicurazione e certifica il periodo di decorrenza dello stesso.
Il certificato di assicurazione, a differenza del contrassegno di assicurazione, ha una forma rettangolare e ad esso è di norma attaccato proprio quest’ultimo, da cui poi si stacca per essere posizionato sul parabrezza.
Anche il certificato di assicurazione, tuttavia, va tenuto a bordo dell’auto – non esposto – e deve essere presentato alle forze dell’ordine dietro richiesta, che possono attraverso di esso verificare la copertura assicurativa del veicolo.
In alternativa al conducente può essere richiesto di dimostrare la copertura assicurativa del veicolo entro un certo periodo, producendo la documentazione necessaria. Per i veicoli che risultano sprovvisti della copertura assicurativa per la responsabilità civile sono previste sanzioni anche molto elevate e il sequestro del mezzo.