Per arrivare alla pensione in modo più rapido è possibile far entrare nel computo dei mesi di contribuzione anche quelli di astensione dal lavoro per maternità. I contributi figurativi maternità possono chiederli alcune categorie di lavoratrici e a patto che abbiano almeno 5 anni di contribuzione alle spalle. Una breve guida.
Le lavoratrici dipendenti, domestiche, agricole, iscritte alle forme di previdenza sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria, nonché le lavoratrici iscritte ai Fondi elettrici, telefonici, dazio, trasporti, volo e ferrovieri, possono chiedere l’accredito dei contributi figurativi per il periodo della maternità.
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I requisiti
Per ottenere l’accredito dei contributi figurativi è importante che siano versati almeno 260 contributi settimanali effettivi, ovvero che la storia contributiva della lavoratrice sia di almeno 5 anni. Siccome questo genere di contributi figurativi si può chiedere anche al di fuori del rapporto di lavoro, per questa maternità saranno accreditate al massimo 22 settimane.
L’accredito di matura se il periodo di astensione dal lavoro non è coperto da altre forme di contribuzione, se il periodo da accreditare è coperto da contribuzione figurativa per disoccupazione (ma bisogna cambiare il “titolo” dell’accredito) se siamo in presenza di contributi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo a condizioni che ci siano almeno 5 anni di attività lavorativa subordinata.
La domanda
La domanda deve essere presentata dall’interessata, alla sede INPS di appartenenza allegando anche una dichiarazione sostitutiva o un’autodichiarazione della data di nascita del bambino e dei dati anagrafici della madre.
Ricordiamo che i contributi figurativi INPS sono quelli accreditati senza onere per il lavoratore e relativamente ai periodi in cui il lavoratore non ha prestato la sua opera ma ha percepito un’indennità a carico dell’INPS o ha percepito retribuzioni in maniera ridotta.