In una serie di post pubblicati in precedenza ci siamo occupati di un aspetto del mondo e della normativa lavorativi: il cosiddetto permesso retribuito.
In un primo post abbiamo infatti spiegato che cosa si intende e quando, cioè per quali particolari esigenze e circostanze è possibile richiedere un permesso retribuito al proprio datore di lavoro o al proprio responsabile del personale.
> Che cosa è un permesso retribuito
In un secondo post, poi, abbiamo visto cosa è necessario fare per ottenerlo, cioè quali formalità burocratiche bisogna espletare per averne la conferma.
> Come richiedere un permesso retribuito
In questo post approfondiremo invece il discorso sulle diverse categorie di lavoratori che ne possono beneficiare.
Le categorie che possono richiedere all’ occorrenza un permesso retribuito sono dunque:
- i lavoratori dipendenti del settore privato
- i lavoratori dipendenti del settore pubblico, a partire dal 2009, quando tale beneficio è stato esteso sia a coloro che operano negli Enti Pubblici, sia a coloro che svolgono la loro attività lavorativa presso gli Enti locali privatizzati.
E’ utile ricordare infine che i permessi retribuiti devono essere utilizzati nel corso dell’ anno solare e qualora non venissero sfruttati per intero, i rimanenti devono essere registrati e saldati in busta paga.