L’agenzia di rating Fitch ha prima minacciato l’Italia di un declassamento e poi è effettivamente andata avanti con il downgrande del paese e questo non ha certamente fatto bene al paese, benché da più parti la situazione che sta vivendo la politica, sia considerata “provvidenziale.
►Krugman parla dei problemi dell’Europa
Lo ha detto anche il premio Nobel per l’economia Paul Krugman, il voto dell’Italia dà al paese una grande occasione, quella di riflettere ed agire contro l’austerity elaborando un vero piano di crescita economica. Non la pensa così, è evidente, la prima agenzia di rating che ha bocciato il nostro paese.
►L’Italia declassata dall’agenzia Fitch
Il debito italiano è stato portato al livello di BBB+ proprio un gradino sopra il livello “spazzatura”. La borsa di Milano, era prevedibile, ha reagito male, accusando all’apertura delle contrattazioni un calo dello 0,93 per cento. Il downgrade, infatti, era arrivato venerdì alla chiusura dei nostri mercati.
L’impatto di questa decisione, quella di declassare il debito tricolore, è stato molto forte ed è andato anche contro l’ottimismo della maggior parte degli analisti. Tutta la seduta di ieri, dunque, ha avuto un andamento negativo e ci sono state perdite anche per lo 0,69 per cento.
Il problema è che il giudizio espresso da Fitch non è molto lontano da quello delle altre agenzie di rating e questo fa sì che l’Italia si avvicini alla soglia che, varcata, trasforma i titoli italiani da affidabili a speculativi.