La Berco, impresa facente capo al gruppo Thyssen, ha aperto unilateralmente la procedura di mobilità per 611 lavoratori e per la chiusura dello stabilimento di Busano Canavese (Torino). La notizia è stata data stamane. Immediata la risposta dei sindacati che hanno proclamato 16 ore di sciopero nel gruppo e hanno chiesto la convocazione urgente di un incontro presso il ministero dello Sviluppo.
La Berco ha intanto comunicato la chiusura dello stabilimento di Copparo, nel Ferrarese, avviando formalmente la procedura di mobilità per 611 lavoratori in tre fabbriche italiane. “Il Ministero dello sviluppo economico – ha dichiarato in una nota – ha già mobilitato la richiesta d’incontro con i vertici di ThyssenKrupp al fine di avere un chiarimento che si terrà in tempi rapidissimi.
Quella sarà certamente l’occasione per ribadire quanto le istituzioni hanno già detto chiaramente ai vertici della Berco. In altri termini, pare che la disponibilità al confronto sia massima, ma i problemi occupazionali vanno affrontati con gli ammortizzatori sociali conservativi (quindi senza la chiusura di alcun impianto) e che il piano di ristrutturazione deve essere condiviso, anche dall’acquirente”. E ancora: “La decisione della Thyssen è uno schiaffo dei tedeschi al governo italiano”. In questo modo Fabrizio Bellini della Fiom di Ivrea ha commentato l’apertura unilaterale della procedura di mobilità per i 611 lavoratori della Berco e la chiusura della fabbrica di Busano Canavese (Torino). “E’ un fatto molto grave a cui il governo deve rispondere”, aggiunge Bellini.
Ministero dello Sviluppo, Regioni Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, di concerto con il Comune di Copparo e la Provincia di Ferrara “stigmatizzano” la decisione presa dalla direzione Berco “la quale non può non essere considerata come un atto di ostilità nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni”.