La birra è una delle bevande maggiormente consumate in tutto il mondo. In America una delle marche più famose, molto conosciuta anche da questa parte dell’oceano, è la Budweiser, una birra bionda e leggera. Forse troppo leggera. Tanto da far sospettare il contenuto di acqua sia maggiore di quello riportato in etichetta.
Per questo i consumatori hanno intentato una class action contro Anheuser-Busch, produttore della birra incriminata, accusandolo di violazione delle norme a tutela del consumatore in vigore in California e Missouri tramite la falsificazione dei dati sul contenuto alcolico del prodotto.
► Possibile class action per lo scandalo Libor
La denuncia collettiva è stata depositata venerdì scorso al tribunale a San Francisco, dando avvio ad altre due class action in Pennsylvania e in New Jersey, con la richiesta di rimborso a tutti coloro che hanno acquistato un prodotto Budweiser negli ultimi cinque anni.
L’accusa è sostenuta anche dalle testimonianze di alcuni ex dipendenti di Anheuser-Busch che hanno dichiarato che in molti stabilimenti è prassi consolidata aggiungere acqua alla birra appena prima dell’imbottigliamento. Una percentuale minima sul totale del prodotto, ma che consente un risparmio in termini di alcol dal 3% all’8%.
Dalla Anheuser-Busch per ora solo una secca smentita. Così ha commentato il vicepresidente Peter Kraemer
Le nostre birre rispettano completamente le direttive sulle bevande alcoliche il che le rende tra le più vendute negli Usa e nel mondo. Siamo orgogliosi di aderire agli standard più alti.