I datori di lavoro che non hanno ancora subito una visita ispettiva e che quindi, pur avendo delle irregolarità in corso, non sono stati “colti in flagrante”, nel regolarizzare i collaboratori a progetto e le partite IVA possono vedersi annullate tutte le irregolarità. Ecco in che modo e in quali condizioni è possibile.
Il decreto di Riforma Contratti attuativo del Jobs Act elimina di fatto tutte le collaborazioni coordinate e continuative, oltre che quelle a progetto. Dal 2016 non sarà più possibile assumere dei lavoratori con questi contratti, a meno che non si rientri nelle eccezioni previste dalla legge.
> In arrivo nuovi controlli per false Partite Iva e contratti a progetto
Ad ogni modo insieme all’eliminazione di questi contratti, insieme alla spinta verso la regolarizzazione immediata di collaboratori a progetto e false partite IVA, nell’articolo 48 del decreto è definita anche la sanatoria tombale per i datori di lavoro.
Quelli che non hanno ancora subito una visita ispettiva, per i quali non è stata accertata una violazione, possono chiedere l’estinzione delle eventuali violazioni di ogni tipo – fiscali, contributive e assicurative – relativamente al rapporto di lavoro regolarizzato. Una sanatoria tombale con tutti i crismi per chi assume a tempo indeterminato co.co.pro e partite IVA entro il 31 dicembre 2015. Si devono però verificare almeno altre due condizioni:
- i lavoratori interessati all’assunzione devono sottoscrivere atti di conciliazione che riguardano tutte le possibili pretese riguardanti la qualificazione del pregresso rapporto di lavoro;
- nei 12 mesi che seguono le assunzioni, i datori di lavoro non devono recedere dal rapporto di lavoro, se non per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo.
Per l’entrata in vigore del decreto, verosimilmente si dovranno attendere ancora un paio di mesi visto che c’è bisogno del passaggio al vaglio delle commissioni parlamentari, anche se l’esame di questi organi è sostanzialmente consultivo.