In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che uno dei modelli messi quest’anno a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per presentare la dichiarazione dei redditi è il modello Unico Persone Fisiche 2013.
> Redditi – Chi deve presentare il modello Unico Persone Fisiche 2013
In questo post vedremo invece come è possibile effettuare delle correzioni su questo modello, cioè correggere gli errori eventualmente corressi nella dichiarazione dei redditi.
> Modello Unico Persone Fisiche 2013 – Fascicolo 1 – Agenzia delle Entrate
> Modello Unico Persone Fisiche 2013 – Fascicolo 2 – Agenzia delle Entrate
> Modello Unico Persone Fisiche 2013 – Fascicolo 3 – Agenzia delle Entrate
Come correggere il modello Unico Persone Fisiche 2013
Nel caso in cui vengano commessi errori nella compilazione del modello Unico Persone Fisiche 2013 i contribuenti possono provvedere alla loro correzione prima che l’Agenzia delle Entrate se ne accorga.
Per fare questo esistono due alternative fondamentali:
- la correzione prima della scadenza dei termini di presentazione del modello
- la correzione dopo la scadenza dei termini di presentazione del modello.
Correzione del modello Unico Persone Fisiche 2013 entro i termini di presentazione
Per correggere il modello Unico Persone Fisiche 2013 entro i termini di scadenza previsti per la presentazione i contribuenti devono presentare all’Agenzia delle Entrate un modello Unico Persone Fisiche “rettificativo” di quello già presentato in precedenza, all’interno del quale
- sarà necessario barrare la casella “Correttiva nei termini”.
Nel caso in cui dalla nuova dichiarazione il contribuente risulti debitore di una maggiore imposta o di un minor credito, sarà tenuto al versamento delle somme dovute. Nel caso in cui, nel frattempo, però, i tempi di presentazione siano scaduti, potrà avvalersi del ravvedimento operoso per effettuare il pagamento in ritardo.
In alternativa, se il contribuente risulterà creditore, potrà chiedere all’Agenzia delle Entrate il rimborso del credito, potrà utilizzarlo per pagare altri tributi o potrà usufruire del credito di imposta l’anno successivo.