In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in quale modo viene regolato, sulla base della normativa italiana, il permesso retribuito che spetta a tutti i lavoratori donatori di sangue, iscritti ad una associazione specifica, per le ore utilizzate a scopo di donazione.
> Che cos’è un permesso retribuito per donatori di sangue
La legge italiana, tuttavia, prevede che le ore lavorative non lavorate dal dipendente – donatore vengano rimborsate all’ azienda presso cui il lavoratore stesso è occupato.
In questo post spiegheremo appunto cosa è necessario fare per ottenere il rimborso. Il rimborso deve essere richiesto da parte dell’ azienda all’ Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale – INPS.
> Che cosa è un permesso retribuito
- Come prima cosa il lavoratore deve compilare un foglio in cui dichiara quando si assenterà per recarsi presso il luogo di donazione e per quante ore: in genere l’ intera giornata di lavoro.
- A questo foglio il lavoratore – donatore deve poi allegare il certificato dell’ associazione di donatori a cui è iscritto e presso cui si recherà per effettuare la donazione.
- L’ autocertificazione così compilata dal donatore e il certificato allegato devono quindi essere consegnate presso lo sportello INPS dedicato a tali pratiche o, in alternativa, chiedete al vostro commercialista di occuparsene.
L’ INPS di conseguenza rimborserà all’ azienda sia le ore lavorate sia i relativi contributi.