Cosa significa la rinuncia all’eredità
Anche se si è nominati come eredi dal defunto, non si è obbligati a ricevere la propria parte di eredità. Questo vuol dire che, nel caso venga effettuata regolare rinuncia, si sarà estranei a pieno titolo a quanto lasciato e, quindi, non si sarà soggetti, da un lato, al pagamento dei debiti ereditari ma, dall’altro, non si potrà esercitare alcuna azione ereditaria o acquistare alcun bene facente parte della successione.
La rinuncia è totale, quando la si fa non si possono porre condizioni né rinunciare ad una sola parte dell’eredità.
Come si effettua la rinuncia all’eredità?
Per rinunciare all’eredità si deve procedere tramite atto pubblico per mezzo di un notaio oppure con atto ricevuto dal cancelliere del Tribunale competente per territorio dove era stabilita l’ultima residenza anagrafica del defunto.
All’istanza deve essere allegato il codice fiscale del defunto e dell’erede che rinuncia. Per essere valida la rinuncia all’eredità deve essere presentata:
1. entro 90 giorni dal decesso se si è in possesso di beni ereditari
2. entro 10 anni (termine di prescrizione) se non si è in possesso di beni ereditari
Quanto costa fare la rinuncia all’eredità?
Il costo varia in base al metodo con il quale viene fatta la rinuncia stessa. Se fatta tramite notaio sarà egli stesso a richiedere il pagamento per il suo servizio. Se, invece, viene fatta tramite tribunale è necessario fare un versamento di 168 euro con il modello F23 ai fini della registrazione all’ufficio delle Entrate, completo di marca da bollo da 14,62 euro.
Per il ritiro della copia conforme della rinuncia all’eredità occorre una marca da bollo da 14,62 euro più marche per diritti di cancelleria.
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