Un cittadino che abbia un prestito o un mutuo per somme superiori a 30.000 euro è sempre segnalato ad una centrale del rischio ma diventa cattivo pagatore solo se si dimostra insolvente rispetto agli obblighi che ha con la banca o con la finanziaria. Facciamo chiarezza sul sistema.
Essere un cattivo pagatore ed essere segnalato per questo fa sì che un cittadino si veda chiuse le porte di accesso al credito. Capita di diventare cattivi pagatori senza nemmeno saperlo perché magari si è pagata in ritardo una rata o si è dimenticato il bollettino chissà dove.
Se poi ci sono altri motivi quali la perdita del lavoro o altro, è un discorso totalmente differente. Certo è che l’impatto dell’iscrizione nell’albo dei cattivi pagatori non è piacevole. Gli istituti di credito hanno l’obbligo di segnalare il debitore insolvente ai sistemi informativi.
> I prestiti alternativi per i cattivi pagatori
Il Italia il sistema cardine cui far riferimento è la Centrale Rischi della Banca d’Italia dove confluiscono tutte le informazioni di istituti di credito e finanziarie in merito alla loro clientela. I dati possono essere consultati gratuitamente da tutti, persone fisiche e giuridiche. Occorre però compilare un modulo di richiesta che è disponibile nelle filiali della Banca d’Italia.
Il modulo compilato va inviato con con una fotocopia del proprio documento d’identità all’Istituto. Si può fare altrettanto con la PEC o consegnando tutto il modello in formato cartaceo. Il risultato della consultazione è fornito in formato elettronico o per posta. Se ci sono degli errori, la correzione deve essere fatta dalla banca o dalle finanziarie cui bisogna far riferimento per la segnalazione.