Le imposte sulla casa sono diventate un incubo per molte famiglie. L’IMU e la TASI, tanto per citarne due, sono dei macigni sulla testa dei contribuenti che adesso cercano dei modi per ridurre il peso della tassazione. Ecco qualche escamotage che può tornare utile ai più.
Ci sono diversi modi per ridurre il peso delle imposte sulla casa anche se in alcuni casi il limite tra ciò che è legale e ciò che non lo è si assottiglia parecchio. Un sistema per ridurre le imposte è quello di regalare la casa di proprietà. E’ un’ipotesi che per quanto astrusa tra prendendo piede in tutto lo Stivale. Per esempio a Caltanissetta in Sicilia, è in crescita il numero di proprietari di immobili che si liberano degli stessi pagando soltanto le spese per il trasferimento della proprietà. In genere sono le seconde o le terze case, sfitte e disabitate. Tanto vale liberarsi di un costo.
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Per ridurre l’impatto di IMU e TASI c’è chi gioca con gli accatastamenti e così gli edifici diroccati diventano in men che non si dica delle unità collabenti che detto in parole povere equivale ad dire che si tratta di immobili senza rendita catastale, sui quali così non si pagano le imposte. Si usa questo stratagemma per gli immobili e per i locali non utilizzati.
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Non si pagano le tasse anche nel caso in cui gli immobili, specie i capannoni, sono senza copertura. Per accatastare come unità collabenti gli edifici diroccati, forse, la procedura è anche semplice. Diverso è farlo per gli ex capannoni in disuso che popolano le periferie. In questo caso i proprietari tolgono la copertura e provano a riaccatastarli come unità F/2.
In ultima analisi si può tentare di demolire le proprietà sempre che siano disabitate e inutilizzate. E’ un po’ come renderle inagibili ma l’intervento è più pesante.