Il costo dei conti correnti è diminuito parecchio negli ultimi anni e una sferzata ai costi di gestione è stata data dall’introduzione sul mercato, anche italiano, delle banche online che offrono spesso più servizi ai clienti ma non negli spazi tradizionali cui eravamo abituati. Ecco come ridurre ancora i costi.
Ci sono delle variabili che incidono sul costo del conto corrente. L’età anagrafica di chi lo sottoscrive è un esempio. I giovani in genere sono premiati nella loro propensione al risparmio e più di un istituto di credito propone loro dei pacchetti molto vantaggiosi. Lo Zero Tondo di qualche anno fa di Intesa Sanpaolo ne è un esempio.
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I costi dei conti correnti si possono ridurre anche quando si ha un po’ di pratica con internet e con i sistemi di home banking. Una banca come ING Direct che soltanto di recente ha costruito delle filiali fisiche, offre moltissimi servizi ai clienti, chat inclusa nel caso si riscontrino anomalie sul conto gestito. Eppure il fatto di avere poche filiali e di far fare tutto online, riduce i costi con un gran vantaggio per i possessori di conto corrente Arancio.
Ma è solo un esempio. Ci sono anche altri elementi che fanno risparmiare, ad esempio la mobilità del conto: se la giacenza media è elevata o se si fanno poche operazioni (che vuol dire poco lavoro per gli istituti di credito), si possono avere dei conti ad hoc con spese ridotte. Molto interessante anche il conto base introdotto per legge, per garantire anche a chi per difficoltà economica non può permettersi un conto, la possibilità di avere un conto di base.
> Il conto base per le operazioni “limitate”