Il ministro dello Sviluppo economico, Zanonato, ha commentato la decisione presa dalla Fiat, che dopo aver raggiunto il 100% di Chrysler ha comunicato la fusione delle due azienda nel gruppo Fca, che avrà sede legale in Olanda, quotazione principale a New York e domicilio fiscale nel Regno Unito :”Se l’alternativa era un lento declino mi pare meglio quello che abbiamo visto accadere”. >Fiat Chrysler si fondono. Nasce FCA con sede in Olanda. Tutti i retroscena
Per Zanonato “l’importante è che si continui a produrre in Italia”. Ha però suscitato molte polemiche la situazione che la nuova distribuzione delle sedi comporti vantaggi fiscali, a danno delle casse italiane. Sul tema dell’imposizione, Zanonato ha rammentato che “la tassa sugli utili la Fiat non l’ha pagata pur avendo la sede in Italia, perchè non ne ha fatti. Nel sistema con Chrysler conta di farne”.
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In ogni caso, ha poi ribadito, “l’importante è che la ricerca sia in Italia, la produzione in Italia, gli ingegneri siano italiani e paghi le tasse sulla produzione in Italia”. Quindi, ha concluso, “sarebbe stato meglio se avesse tenuto la sede in Italia, ma peggio se avesse chiuso”. Il ministro ha anche fatto fronte a un altro tema caldo sul suo tavolo: quello di Electrolux, la multinazionale svedese che è in trattativa con i sindacati per un piano di ponderosi tagli agli stipendi, o la delocalizzazione della produzione in Paesi dove il lavoro costa meno. “Quando si fa una battaglia la si fa convinti di poterla vincere. Io sono fiducioso perchè penso che il prodotto che si fa in Italia è un prodotto di alta qualità e siamo bravi a fare elettrodomestici”, ha detto Zanonato. “Vogliamo chiudere la partita senza che si chiudano gli stabilimenti”, ha aggiunto.