Il Decreto IMU arrivato a definizione solo pochi giorni fa ha introdotto, tra le altre cose, anche numerose novità per il settore edile e quello immobiliare, pesantemente colpiti dai rovesci della crisi. Una delle misure previste dal decreto consiste infatti in una facilitazione e in una ripresa dell’accesso ai mutui, i finanziamenti ipotecari per l’acquisto di immobili di tipo residenziali.
Il Governo ha pensato cioè alla possibilità di far sottoscrivere mutui agevolati che ottengano la garanzia della Cassa Depositi e Prestiti, che avrebbe il ruolo di garante nei confronti delle banche. Sulla base di questi dati e del testo del Decreto IMU, quindi, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha pensato di studiare i possibili effetti delle agevolazioni in questione sulla compravendita degli immobili e sulla costruzione di nuovi alloggi.
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Secondo lo studio previsionale condotto dall’Ance, l’intero comparto immobiliare potrebbe avere dall’introduzione di queste misure un incremento del proprio volume di affari pari a 10 volte quello attuale, generando movimenti per un totale di 8,1 miliardi di euro derivanti in massima parte da compravendite immobiliari. L’Ance stima anzi una vendita totale di circa 44 mila nuovi immobili. Ma non solo. Ulteriori investimenti nel settore potrebbero arrivare dall’opportunità della costruzione di nuove abitazioni, per un totale di 1,3 miliardi di euro.
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I due strumenti che secondo l’Ance sarebbero fondamentali per agevolare questo processo di crescita del settore edile andrebbero individuati nei due miliardi messi a disposizione dal fondo di garanzia della Cassa Depositi e Prestiti e dell’acquisto, sempre da parte di quest’ultima, delle obbligazioni emesse dalle banche.