Nel mese di luglio si è registrato un movimento dei consumi anche se lo scenario economico rimane debole e contraddittorio. È quanto emerge dai dati dell’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) che nel mese di luglio registra una crescita dello 0,3% in confronto a giugno e una discesa dello 0,1% tendenziale. Il quadro congiunturale rimane in ogni caso «fiacco e ricco di contraddizioni» ed è ancora «prematuro parlare di inizio di una fase di recupero della spesa delle famiglie» dice l’Ufficio Studi di Confcommercio.
«I deboli segnali di miglioramento sul versante dei consumi sono offuscati dal terzo calo consecutivo della fiducia, con l’indice che torna nel mese di agosto sui valori di marzo» evidenzia l’ufficio studi di Confcommercio. «La produzione industriale – esamina Confcommercio – non mostra un deciso recupero e i dati mensili sull’occupazione sono caratterizzati da una perdurante alternanza valori positivi e negativi; inoltre, il sentiment delle imprese ad agosto è tornato a scendere, condizionato dalle aspettative negative manifestate dagli operatori di tutti i settori economici, dopo che a luglio aveva registrato un significativo miglioramento».
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Nello specifico dei consumi luglio su giugno, si evidenziano le seguenti variazioni: per i beni e servizi per la mobilità (+1,9%), per gli alimentari e bevande e tabacchi (+0,9%). In lieve aumento i beni e servizi per le comunicazioni (+0,4%), i beni e servizi ricreativi (+0,3%), i beni e servizi per la cura della persona (+0,2%) e l’abbigliamento e le calzature (+0,1%). È invece, diminuita a luglio la spesa per gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-0,4%) e per i beni e servizi per la casa (-0,3%).